Lo Shiatsu è stato codificato in tempi abbastanza recenti ma affonda le proprie radici in diverse antiche culture orientali, dove la relazione tra uomo e natura era inscindibile e le numerose pratiche per la salute ed il benessere abbracciavano ogni aspetto della vita dell’essere umano.
Il passaggio in Giappone risale al VII° secolo grazie a monaci buddisti; Tamai Tempaku, tra il 1910 ed il 1920 pubblica il primo libro intitolato ‘Shiatsu Ho’, sempre in quegli anni appaiono le prime tecniche basate sull’uso della pressione su diverse zone del corpo alle quali viene dato il nome di Shiatsu.
La prima scuola di Shiatsu viene fondata nel 1933 dal Maestro Tokujiro Namikoshi, ed è grazie alla sua opera che nel 1957 il Ministero della Sanità Giapponese ha riconosciuto ufficialmente questa disciplina.
Oggi esistono diversi stili di shiatsu, il più diffuso in Italia è quello di Shizuto Masunaga, allievo di Namikoshi e ideatore dello Zen Shiatsu.

Lo Zen Shiatsu di Shizuto Masunaga si contraddistingue per l’integrazione delle conoscenze della scienza medica occidentale, una visione prettamente anatomica e fiosiologica della realtà e della salute dell’uomo e concetti della Medicina Tradizionale Cinese.
Nello Zen Shiatsu la salute dell’uomo non è solo un fattore fisiologico ma considera anche aspetti energetici, psichici, emozionali, di qualità di pensiero e capacità di ognuno di assimilare le esperienze. L’attenzione è spostata dai sintomi alle cause.

“Possano le mie mani essere d’aiuto per tutto quello che c’è da fare, da prendere, da portare, da alzare,da tenere perché anche il lavoro più duro sia una gioia.
Possano le mie mani essere abili nel creare ogni cosa con la sabbia o con l’argilla con gli impasti o le terre colorate o il legno.
Possano le mie mani essere gentili, che io non osi colpire, spingere, urtare e far del male, ma solo toccare con cura e con amore.”

Sciamano, Uomo Medicina