ll Qi gong è un’antica disciplina della Medicina Tradizionale Cinese, insieme all’agopuntura, la moxibustione, il massaggio tui-na e l’erboristeria. Deriva prevalentemente dal Taoismo, in minor misura dal Buddismo e dal Confucianesimo.
Qi indica l’energia, la forza vitale che fluisce in tutti gli esseri viventi, Gong indica pratica, lavoro, Qi gong significa quindi lavoro con l’energia vitale. Una sua poetica definizione è “l’Arte della coltivazione del qi”, dove il praticante, proprio come un contadino, cura, ara, nutre e semina il proprio corpo e la propria mente al fine di far germogliare una nuova più potente energia dentro di se.

Gli antichi Cinesi erano un popolo di contadini che ha imparato i principi del Qi gong naturalmente, osservando i cicli di semina e raccolto, di vita e morte. Dopo la nascita delle religioni, anche il Qi gong assunse una connotazione più religiosa. Le tecniche più avanzate, sviluppate nel corso dei millenni, non sono mai state diffuse, nemmeno all’interno della Cina stessa, perché erano privilegio e base di potere di poche élite, sono quindi rimaste segrete e tramandate esclusivamente da Maestro ad un singolo discepolo. La sua diffusione a livello mondiale è quindi recente, grazie soprattutto al suo ingresso nella scienza ufficiale. Ora comincia ad essere praticato nelle strutture sanitarie per la sua efficacia in caso di patologie croniche e viene praticato come forma di ‘autoterapia’ per migliorare lo stato di salute e prevenire le malattie.

“C’era qualcosa senza forma e perfetto prima che si originasse l’universo. Esso è sereno. Vuoto. Solitario. Immutabile. Infinito. Eternamente presente. Esso è la Madre dell’universo. Per mancanza di un nome migliore io lo chiamo Tao. Esso fluisce attraverso tutte le cose, dentro e fuori, e ritorna all’origine di tutte le cose. Il Tao è grande, l’universo è grande, la Terra è grande, l’uomo è grande. Questi sono i quattro grandi poteri. L’uomo segue la terra, la Terra segue l’universo, l’universo segue il Tao, Il Tao segue solamente sé stesso”

dal Tao Te Ching di Lao Tzu