Il Thai Massage fa parte della Medicina Tradizionale Thailandese. Tramandata oralmente nell’arco dei secoli attraverso una catena ininterrotta di Maestri, quest’arte fu trasmessa anche in ambito familiare, assumendo forme diverse a seconda delle regioni. Si racconta che il fondatore della medicina thailandese sia stato un medico indiano vissuto più di 2500 anni fa, Javaka Kumar Bhacca (Shivago Komarpaj) amico e contemporaneo del Buddha. Jivaka sviluppò un suo metodo basato sul funzionamento di un apparato energetico composto di dieci canali chiamati SEN.

Il Thai Massage ‘tradizionale’ è il risultato dell’incontro di due antiche civiltà. Quella cinese, con l’agopressione sui punti energetici e quella indiana, con le Asana dello yoga.

Le spedizioni tra l’India e la Cina, lungo le vie della seta e delle spezie, si arrestavano in Thailandia, dove le navi mercantili sostavano per evitare i monsoni e oltre alle merci, venivano scambiate anche le conoscenze e le pratiche mediche. Nel 1455, all’epoca in cui Ayutthaya fu capitale del regno, la sede del governo reale ospitava un dipartimento di tecniche del massaggio. Nel 1767, quando Ayutthayua fu saccheggiata e devastata dai birmani, tutti i testi di medicina andarono distrutti nell’incendio della città. Intorno al 1830, il Re Rama II decise di riunire nel monastero reale di Bangkok (oggi tempio del Wat Po) tutte le conoscenze relative al massaggio e alla medicina thailandese. Fece collocare alcune statue raffiguranti posizioni di massaggio nei giardini del tempio e incidere epigrafi murali che descrivono le linee energetiche del corpo. Dal 1955 il Wat Po di Bangkok è sede della scuola di medicina tradizionale thailandese.

“Vedere il Mondo in un granello di sabbia
e il Cielo in un fiore selvatico,
tenere l’infinito nel cavo della mano
e l’Eternità in un’ora.”

William Blake